Negli ultimi anni anche in Piemonte si è assistito ad una crescente digitalizzazione dei servizi pubblici locali, cioè di tutte quelle attività che prevedono la produzione/fornitura di beni e/o servizi rivolti a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle Comunità locali nei settori di loro competenza ed intervento.
Sempre più Enti e Amministrazioni comunali hanno adottato applicazioni web e/o mobili che consentono ai cittadini di gestire comodamente da casa o in mobilità una vasta gamma di servizi: dalla raccolta dei rifiuti alla segnalazione di disservizi su strade (buche ed illuminazione), dalla presentazione di istanze digitali di interesse locale (es. permessi, certificati, segnalazioni) al pagamento dei tributi, dai trasporti pubblici alle iniziative di rilevanza culturale e turistica.
Questa tendenza, accelerata anche dalla pandemia e resa possibile grazie all’accesso ai fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha l’obiettivo di semplificare l’accesso ai servizi, migliorare la trasparenza e coinvolgere attivamente i cittadini nella cura del proprio territorio.
In concreto, che cosa si può fare con le app per la gestione dei servizi pubblici locali in Piemonte?
Ecco alcuni esempi dei servizi accessibili attraverso le app già attive nella nostra Regione, con particolare riferimento all’ambito territoriale dei Comuni situati nelle Province di Novara, Vercelli e del Verbano-Cusio-Ossola e nei Comuni della Città Metropolitana (ex Provincia) di Torino:
- Rifiuti e ambiente: molte aziende che si occupano della raccolta dei rifiuti (es. COVAR14, ACEA Pinerolese, SETA, SESO e altri consorzi) offrono app che permettono di consultare il calendario della raccolta differenziata, prenotare il ritiro ingombranti o ricevere notifiche sui giorni di raccolta.
- Trasporti pubblici: app come GTT To Move o Muoversi in Piemonte o I Lake Maggiore forniscono orari aggiornati in tempo reale, informazioni sul traffico e possibilità di acquistare biglietti digitali.
- Pagamenti e tributi: IO app e pagoPA consentono di pagare tasse locali, multe, mensa scolastica ed altri servizi comunali.
- Segnalazioni al Comune e Comunicazioni dall’Ente: numerosi Comuni piemontesi hanno adottato piattaforme, come Municipium o LamiaCittà, grazie alle quali è possibile segnalare buche, rifiuti abbandonati, problemi alla pubblica illuminazione e ricevere aggiornamenti sullo stato della segnalazione. Sempre tramite queste piattaforme gli Enti locali possono diffondere notizie sul territorio e sulla viabilità.
- Turismo ed eventi culturali.
Analizziamo, ora, più da vicino, le applicazioni più diffuse e rese disponibili dagli enti locali nel territorio sopra indicato:
Questo è un resoconto delle principali applicazioni utilizzate dagli Enti locali delle Province di Novara, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Città Metropolitana di Torino, ma è doveroso evidenziare anche l’esistenza di Applicazioni specifiche di alcune località (come Borgomanero Smart, Stresa-Baveno, Novara Smart City, Vivi-verbania, Geoportale della Città Metropolitana di Torino ecc…) proprie di una Città o di un’area specifica. Per tutte queste app è necessario verificarne l’adesione degli Enti locali di interesse e quali funzioni sono state attivate e disponibili.
Indubbiamente, l’uso delle app porta con sé diversi benefici tangibili per i cittadini, come:
✓ comodità e risparmio di tempo ed eliminazione delle code agli sportelli;
✓ aggiornamento in tempo reale ed accesso immediato a documenti, scadenze, avvisi e notifiche personalizzate;
✓ maggiore controllo sulle spese;
✓ partecipazione diretta nella gestione del territorio, grazie a strumenti di segnalazione e feedback.
Tuttavia, esistono delle criticità da evidenziare, quali:
✓ difficoltà di utilizzo da parte di persone con scarse conoscenze digitali;
✓ mancanza di uniformità nella adozione delle Applicazioni;
✓ scarsa promozione e pubblicità dell’esistenza delle Applicazioni;
✓ poche app utilizzabili in lingue diverse dall’italiano o adatte a persone con disabilità.
In questo contesto, è fondamentale che i Comuni e le Regioni accompagnino la digitalizzazione con misure di inclusione, ad esempio con la previsione di sportelli digitali assistiti, con la formazione di base per l’uso delle app e strumenti alternativi per chi è escluso digitalmente.
In diversi Comuni piemontesi, grazie ai fondi PNRR, ad esempio, sono stati attivati gli Sportelli Facilitatori Digitali con lo scopo di dare spiegazioni e formare su diverse attività digitali come:
✓ scaricare le App sul dispositivo;
✓ creazione dello Spid (Servizio Pubblico di Identità Digitale);
✓ accedere ai servizi online del Comune;
✓ servizi digitali nazionali come l’anagrafe nazionale digitale;
✓ scaricare e usare l’app IO;
✓ accedere al sito dell’INPS;
✓ accedere ai servizi socio sanitari online come il fascicolo sanitario elettronico;
✓ utilizzare le app scolastiche come il registro elettronico;
✓ supportare il cittadino per la presentazione di pratiche online di anagrafe e stato civile, iscrizione alla mensa scolastica e nido, trasporto pubblico etc.
Le associazioni dei consumatori possono e devono svolgere un ruolo di vigilanza, informazione e proposta, segnalando criticità e promuovendo soluzioni più eque. Perché la transizione digitale dei servizi pubblici sia una grande opportunità è necessario che le app non sostituiscano i canali tradizionali, ma li affianchino, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.